Diplomato in Recitazione alla Roma Film Academy, la carriera di Miguel, negli ultimi anni, sta prendendo il largo con progetti sempre più interessanti.
Il suo primo ruolo di rilievo è nel film La grande rabbia, di Claudio Fragasso; viene poi scoperto dal grande pubblico televisivo nella serie in onda su Rai1 Nero a metà, in cui, protagonista al fianco di Claudio Amendola, interpreta Malik primo Ispettore di colore della tv italiana.
“Si erano viste diverse attrici di colore prima, ma Malik è il primo italiano di seconda generazione che sceglie la carriera del poliziotto”, ha dichiarato Miguel in un’intervista, “una scelta non così comune per un ragazzo che arriva dall’Africa e che ha apparentemente a disposizione meno possibilità rispetto agli altri “.
Nell’attesa della terza stagione di Nero a metà, Miguel si cala nei panni di Rico, in Zero, la nuova serie originale Netflix.
Nata da un’idea del giovane e talentuoso scrittore Antonio Dikele Distefano e liberamente ispirata al suo romanzo “Non ho mai avuto la mia età”, la nuova serie Zero ha debuttato il 21 aprile su Netflix (in contemporanea in 190 paesi).
Ambientata nella periferia milanese delle subculture, del rap e degli italiani di prima e seconda generazione, Zero ha il tocco creativo del fumettista e sceneggiatore Menotti (candidato ai David di Donatello per Lo chiamavano Jeeg Robot) e annuncia una grande svolta nel nostro panorama produttivo televisivo. “Sarà la prima serie italiana ad avere dei ragazzi neri di prima e seconda generazione come protagonisti”
Protagonista di Zero è un timido ragazzo con uno straordinario super potere: diventare invisibile, un eroe moderno che scopre i suoi poteri quando il Barrio, quartiere della periferia milanese da dove voleva scappare, si trova in pericolo.
ZERO è diretta da Paola Randi, Ivan Silvestrini, Margherita Ferri e Mohamed Hossameldin, prodotta da Fabula Pictures con la partecipazione di Red Joint Film.
Miguel Gobbo Diaz in Zero è Rico, il cattivo: il cinico cubano a capo di una banda che minaccia la tranquillità del quartiere.
“Un bel ruolo – dichiara l’attore – diverso da ciò che ho fatto finora e più vicino alle mie corde rispetto ai personaggi africani che ho spesso interpretato: ci ho messo dentro la mia latinità”.
Negli ultimi anni abbiamo avuto il piacere di rivedere Miguel un paio di volte: a febbraio 2020 insieme alla talentuosa attrice Claudia Vismara, in una masterclass moderata dal nostro docente Paolo Penza; poter dialogare per un paio d’ore con attori giovani e di successo è stata una grande occasione di confronto e arricchimento per tutti i nostri studenti.
Precedentemente Miguel ha trascorso qualche ora con la classe di recitazione del 2019 in compagnia del docente Gianluca D’Ercole, un momento particolarmente intenso e intimo in cui si è raccontato, con molta generosità, condividendo alti, bassi, gioie e dolori della vita di un giovane attore di successo.
È sempre emozionante averlo in RFA come ospite d’onore e speriamo di poterci rivedere presto, appena sarà possibile organizzare nuovamente eventi e masterclass.
Nel frattempo seguiamo con affetto i passi da gigante che Miguel sta facendo e teniamo le dita incrociate per il suo futuro!
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