Se ci pensi bene, tutti noi nasciamo interpretando qualcuno.
La nascita è il punto zero. E’ quello che, se volessimo utilizzare un asse cartesiano come esempio, rappresenterebbe la variabile x o y con punto di inizio della curva al T0.
Non che in accademia si parli di economia, finanza o matematica. Ma infondo l’imparare qualcosa, ti aiuta a comprendere quel qualcosa anche della propria vita.
E allora al T0 impari a interpretare il ruolo di persona. Gli eventi della vita ti forgiano, ti formano un carattere e da lì vai avanti, interpretando te stesso.
Poi ad un certo punto, dopo esserti formato come persona, ti trovi di fronte ad un bivio dove devi scegliere “il come” – “il cosa” è obbligato dalla vita stessa “Hai da lavorà” e quindi c’è da scegliere un mestiere.
C’è chi per lavoro sceglie di interpretare qualcuno. Non che non sia già stato abbastanza complesso o complicato interpretare noi stessi, ma per alcuni “eletti”, dotati di capacità interpretative eccelse, quel lavoro è l’attore.
Inutile dire quanti modi esistano di fare l’attore: cinematografico, teatrale, di prosa e ancora… giovane, comico, drammatico and more and more and more.
Gli attori riflettono nei loro ruoli, a volte ciò che li caratterizza anche nella vita reale. Molto spesso si trovano a rappresentare anche ciò che più è distante dalla propria personalità. E’ questo poi il bello del mestiere di attore: tu puoi essere ciò che sei o essere esattamente ciò che non riusciresti o vorresti mai essere. Pensa che opportunità dà la vita!
Che poi, il proverbio “Attori si nasce, non si diventa” (in realtà Totò disse “Signori si nasce, non si diventa”) è assolutamente vero anche capovolto – “Attori si diventa…” perché è importante scegliere bene la propria formazione e se questa è la tua vocazione, la Roma Film Academy è la risposta – è l’eccellenza dell’insegnamento dei principali mestieri del cinema e new media!
Fin qui ci segui vero?
Anche perché adesso arriva il bello!
Se appartieni a quel cluster di persone che dell’attore ne fa un’arte che ti permette di essere anche ciò che non sei, non può non venirti in mente un nome (più di uno lo sappiamo!).
Nella vita privata è una persona assolutamente riservata, schiva, gelosa della propria privacy. Nella carriera ha spesso interpretato ruoli di ribelle dal carattere istintivo e intuitivo. Un titolo? “Rusty il selvaggio”.
Lo stiamo facendo per davvero: il secondo nome che sveliamo per Allora Fest – il Festival Internazionale di Cinema, Arte e Musica ad Ostuni dal 21 al 26 giugno 2022 – è Matt Dillon.
Attore e regista americano, diventato popolare grazie a una serie di film dedicati ai tormenti dell’adolescenza. Con una lunga e ricca carriera alle spalle, l’attore ha saputo superare i rischi di diventare un caratterista ed è oggi un interprete versatile e maturo.
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