Il cuore del metodo di Stanislavskij è l’immedesimazione. L’attore, quando va in scena, deve provare le stesse identiche emozioni che sente il personaggio che interpreta; l’attore deve diventare il personaggio. Solo in questo modo gli spettatori avranno la sensazione di stare partecipando a un qualcosa di reale.
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Emozioni tra vita reale e personaggi

Per diventare attori non basta volerlo fortemente. Bisogna studiare, e tanto. Perché non è sufficiente salire su un palcoscenico o avere davanti una videocamera per esserlo: ci vuole tecnica. E di metodi e teorie ne esistono moltissime, ideate da attori e registi. Quella più conosciuta, di cui di certo avrai sentito parlare è la Stanislavskij. Ma perché il metodo Stanislavskij è così famoso?

Il metodo Stanislavskij

Innanzi tutto, Stanislavskij – attore, regista e insegnante russo – fu il primo ad analizzare nel dettaglio il lavoro dell’attore e a descrivere il processo creativo che porta all’interpretazione di un personaggio. Interdetto dalla recitazione improvvisata, Stanislavskij si convince del fatto che gli attori che dichiarano di affidarsi completamente all’istinto possono performare abilmente una volta sola, ma non sono in grado di riprodurre le stesse emozioni ogni volta che entrano in scena. Da qui, il suo metodo. Il cuore del metodo di Stanislavskij è l’immedesimazione. L’attore, quando va in scena, deve provare le stesse identiche emozioni che sente il personaggio che interpreta; l’attore deve diventare il personaggio. Solo in questo modo gli spettatori avranno la sensazione di stare partecipando a un qualcosa di reale. Ma come si va a “vivere realmente” degli accadimenti che siamo coscienti essere pura finzione? Il “magico se” è la chiave di tutto. L’attore deve domandarsi continuamente cosa farebbe in una situazione simile a quella narrata nella sceneggiatura, dando all’azione scenica concretezza e credibilità. Stanislavskij, prima di morire, ebbe il tempo di organizzare solo una parte del materiale raccolto in due libri: “Il lavoro dell’attore su sé stesso “e “Il lavoro dell’attore sul personaggio “. Ma la sua fama e quella delle sue teorie si diffuse a macchia d’olio al di fuori della Russia, soprattutto grazie a una tournée negli Stati Uniti e ad alcuni suoi allievi che decisero di insegnare le tecniche agli attori americani. Da questi insegnamenti nasceranno il metodo di recitazione di Lee Strasberg e quello di Stella Adler. Ma questa, è un’altra storia. Il metodo Stanislavskij è uno degli argomenti trattati da Marta Zoffoli nel laboratorio Recitazione cinematografica e strumenti di casting”.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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