[vc_row][vc_column][vc_single_image image=”2830″ img_size=”large”][vc_empty_space][vc_column_text]Quando vediamo un attore sullo schermo c’è qualcosa che rende credibile o meno il personaggio che sta interpretando, ancor prima della performance vera e propria: il costume.
Una delle figure fondamentali nel processo di credibilità di un attore è quella del
costumista, il cui lavoro è riuscire ad immaginare la trasformazione da attore a personaggio; attraverso le scelte relative al costume di scena –
in accordo con il regista – il costumista contribuisce in maniera sostanziale alla caratterizzazione del personaggio.
IL COSTUME DI SCENA NEL CINEMA
Il
costume di scena nel cinema è fondamentale perché aiuta ad immaginare mondi, creando un immaginario visivo nella mente dello spettatore fino a diventare un segno di riconoscimento a cui far riferimento.
A differenza del teatro, in cui l’evoluzione del costume è strettamente intrecciata a quella del teatro stesso, nel cinema vige l’obbligo della verosimiglianza, e ciò influisce in maniera importante sul costume. Verosimiglianza però non vuol dire realtà: i prodotti audiovisivi (serie tv, film, cortometraggi) rappresentano il reale, ma un reale che esiste solo sullo schermo.
Possiamo renderci conto dell’importanza del costume di scena nel cinema, immaginando un film ambientato in un determinato periodo storico, dove il costume è fondamentale per costruire nella mente dello spettatore una rappresentazione credibile, grazie alla capacità di creare il mondo rappresentato, di dargli corpo e identità.
L’unica deroga a questo obbligo di verosimiglianza sono quei generi, come il
fantasy e la
fantascienza, in cui i costumi sono originali e fantasiosi ma, anche in quei contesti, è fondamentale che il costumista sia fedele ad un mondo visivamente coerente.
Le tipologie del costume di scena possono essere suddivise in tre grandi macro categorie:
Costumi d’epoca:
Cosa viene in mente pensando al costume d’epoca? Il 1800? Il 1900?
Nell’immaginario comune è spesso cosi; in realtà, parlando di costumi d’epoca, si parla di
tutti quei costumi che si ispirano ad un’epoca storica precedente a quella in cui il film viene realizzato; un film ambientato nel 1999 utilizzerà costumi d’epoca, per esempio.
Nell’utilizzo di costumi d’epoca, il costumista ricerca abiti originali dell’epoca o ricrea costumi il più somiglianti possibile al periodo in cui è ambientato il film.
Costumi contemporanei:
In questo caso stiamo parlando di
costumi contemporanei alla realizzazione del film ed il lavoro del costumista viene facilitato dalla possibilità di scegliere tra gli abiti effettivamente in commercio al momento delle riprese.
Costumi di fantasia:
Di questa categoria potremmo parlarne per ore, basti pensare al successo degli ultimi anni dei film e delle serie tv fantasy o di fantascienza.
Sintetizzando, parliamo di tutti quei costumi che, pur ispirandosi a periodi storici precisi –
pensiamo ai film distopici – sono completamente
creati dal costumista e contribuiscono alla caratterizzazione di un mondo diverso rispetto a quello conosciuto.
A prescindere dal tipo di costume che un costumista andrà ad affrontare, in ogni progetto cinematografico o audiovisivo viene creato un mondo e, molto spesso, sono i vestiti a supportare parte della costruzione di questi mondi.
In RFA, il dipartimento di
Costume Cinematografico si occupa di tutto il percorso creativo legato al costume: dalla creazione del personaggio – mentalmente e visivamente – fino a poter confezionare e assemblare un look affinando la manualità attraverso le principali tecniche di sartoria, di decorazione e di effettistica di base applicata al costume.
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