Ostuni chiama Hollywood – RFA risponde

[vc_row][vc_column][vc_single_image image=”5097″ img_size=”full” css=”.vc_custom_1656254350645{margin-bottom: 30px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Energia. Pura, vera, diretta. Energia è il termine esatto che rappresenta queste giornate. Allora Fest ha fatto il suo debutto in società portando con sé nomi hollywoodiani, con un peso assolutamente non indifferente. Possiamo dirti una cosa? I nomi hanno davvero bucato la città bianca! E’ stato meraviglioso passeggiare in città con Matt Dillon e Jeremy Irons. Partecipare a veri e propri momenti di confronto con personaggi internazionali e non, del calibro di Oliver Stone, Abel Ferrara, Michael Nozik, Edward Norton, Bobby Moresco, Amanda Moresco, Marisa Tomei, Edoardo Winspeare e tanti tanti altri. Sai una cosa? Siamo davvero orgogliosi di aver collaborato fianco a fianco con l’Allora Fest diventando il partner esclusivo per la formazione. La Roma Film Academy è riuscita ad equilibrare il suo intento formativo con le tante proiezioni che si sono susseguite. I ragazzi hanno abbattuto il muro del timore di trovarsi di fronte all’artiglieria pesante di Hollywood. Hanno individuato davvero la luce che filtra dal tendone del palcoscenico, entrando in scena con domande anche molto emozionali e tentando a loro volta di far aprire la parte più intima dei protagonisti. Una delle sensazioni più angosciose di chi ha scelto di fare l’attore nella vita, è quella di ricevere un no. Nella paura di non riuscire a reagire ai tanti no che si incontrano, si rincorrono e si susseguono durante la carriera artistica, Marisa Tomei ci ha accolto nei suoi pensieri trascinandoci sulle corde più sensibili del suo essere attrice.

Cosa fa sopravvivere a tanti no?

Marisa Tomei: «Da giovane avevo tutta una vita davanti quindi e non me ne preoccupavo. Adesso è più difficile. Per tutti non solo per gli attori. La mia cura è tornare sempre a teatro. Alla pace, alle origini. Iniziare dall’inizio. Sul palcoscenico sento molta libertà.» Vai quindi alla ricerca del tuo posto nel mondo dove più ti senti libero. Inoltre, c’è stato un attimo, un preciso istante, dove sul palco del Teatro Roma di Ostuni, anche Jeremy Irons ha messo a nudo la sua vera motivazione su ciò che l’ha spinto a diventare un attore. Ti lasciamo con le sue parole: vivitele, assorbi ogni sensazione e rendila tua. Tu, con molta probabilità sei tra le più belle persone della comunità. «Sono diventato un attore perché volevo essere uno zingaro. Volevo essere fuori dalla vita costruita. Non volevo seguire le regole. La recitazione mi ha permesso di farlo. Penso di aver ricevuto dalla vita molto più di quello che io abbia dato. Penso che gli attori e registi non lo sono sempre, ma possono essere le persone più belle di una comunità.»[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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