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Le differenze tra i due tipi di recitazione
Quando si parla di recitazione, ci si riferisce a un insieme di tecniche e figure professionali che non lasciano ben distinguere le differenze tra teatro e cinema. Sebbene l’attore sia chiamato in tutti gli ambienti a calarsi nelle vesti di un personaggio, interpretarne le gesta e narrarne le emozioni, le differenze tra un attore di teatro e un attore del cinema ci sono… eccome!La recitazione cinematografica
Nel cinema, l’interpretazione del personaggio – e, dunque, il ruolo dell’attore – è mediato dalla telecamera e dalle tecnologie che dietro stanno alla realizzazione di un lungometraggio. Ciò non vuol dire che la recitazione cinematografica sia più facile: è solo diversa. La macchina da presa, infatti, può esaltare o meno alcune caratteristiche del personaggio e concentrarsi sulle micro espressioni per esaltare un’emozione o un momento particolare della storia. Il lavoro dell’attore si concentra, quindi, sull’immedesimazione e su un alto livello di concentrazione necessari per:- reggere lo stress di un set pieno di addetti ai lavori e distrazioni;
- mantenere la coerenza del recitato tra un ciak e l’altro.
La recitazione teatrale
L’attore di teatro è protagonista assoluto della scena. Sa già che, per farsi ascoltare dal suo pubblico, dovrà farsi ascoltare e saper comunicare per generare emozioni. Per questo motivo, per la buona riuscita dello spettacolo, deve:- imparare a utilizzare la respirazione diaframmatica per poter modulare adeguatamente il tono di voce;
- saper usare la mimica facciale e la gestualità, per enfatizzare il recitato.